Lettera a Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio

A seguito dei continui attacchi e stragi russe un gruppo di studiosi ha inviato una lettera al Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, per manifestare vicinanza all'Ucraina e al popolo ucraino, colpito duramente, ma soprattutto per lanciare un messaggio di speranza, affinché vengano adottate tutte le misure necessarie per porre fine quanto prima a questa insulsa guerra e dare tutto il supporto ed accoglienza al popolo ucraino.


"Egregio Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio,


Mi chiamo Donato Maglio ed ho trentasette anni. Sono residente a Cutrofiano, in provincia di Lecce, nella bellissima Puglia. Sono ricercatore e storico indipendente dell’Olocausto e della Shoah. Nel mio agire, seppur imperfetto, non dimentico mai la carità, virtù cristiana che non deve venir meno, in nessun uomo. In virtù della carità quindi, non sono e non posso comportarmi in maniera egoistica ed indifferente rispetto a quello che, in questi giorni, sta avvenendo tra Russia e Ucraina. In tutto questo mi danno un grande aiuto, in comunione di intenti, tre amici e collaboratori, il professor Raffaele Danese docente di storia e filosofia, il dottor Lorenzo Ingusci linguista, ricercatore e studioso della storia del Novecento e la dottoressa Katia Re giornalista e ricercatrice. Tutto il mondo è in ansia ed è testimone, diretto ed indiretto, della guerra e delle vittime che questo conflitto sta causando, di bambini e donne stipati in rifugi antiaereo o in profonde metropolitane al freddo, con il rischio di malattie, di raid, di molti poveri innocenti che scappano dalla guerra, saltati in aria su mine nascoste in terra e colpiti da razzi anticarro, per non parlare del continuo pericolo dell’assedio. Per questo e per tanto altro non possiamo essere indifferenti. La Senatrice Liliana Segre ha detto che “L'indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c'è limite all'orrore. L'indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori". Essendo consapevoli delle nostre limitate capacità e competenze nel poter intervenire nella situazione di odio e di violenza che imperversa nell’est Europa, abbiamo colto l’invito che risuona da giorni, senza sosta, in televisione, per radio e nei giornali per il quale “ognuno di noi deve fare la differenza” con ogni strumento a disposizione per suscitare, a chi detiene le redini degli equilibri mondiali, sentimenti di pace, con i soli mezzi della diplomazia, per porre fine a questa inutile guerra-carneficina. A questa lettera le alleghiamo, sperando di fare cosa buona e gradita, i nostri interventi fatti presso le massime autorità religiose e politiche, con i quali abbiamo chiesto un intervento diretto o di mediazione, per la fine della guerra in Ucraina. La lettera inviata al Santo Padre Francesco è stata anche pubblicata sul giornale telematico Leccenews24, l’altra all’Ambasciatore ucraino presso la Santa Sede. Siamo tutti figli delle rovine e delle ceneri delle camere a gas di Auschwitz; io ed i miei collaboratori raccontiamo, da anni, soprattutto alle giovani generazioni, ciò che di violento è avvenuto contro il genere umano ed è per questo che, non volendo il ripetersi di simili atrocità, interveniamo nella tragedia del presente. Anche a lei come nelle precedenti lettere, Egregio Ministro Luigi Di Maio, esprimiamo la nostra più sincera vicinanza per le scelte fatte e per quelle che dovrà fare nel prossimo futuro e, nello stesso tempo, le chiediamo con la nostra umiltà di trovare una soluzione quanto più incisiva e risolutiva alla crisi Ucraina. Ogni giorno siamo testimoni inermi di quello che avviene contro persone innocenti e disarmate, uccise nelle proprie case e nel proprio paese per la sola colpa di esser nate. Tutto questo provoca in noi immenso sconforto e sofferenza morale ed è per questo che, molto spesso, vedendo ciò che succede, le lacrime solcano il nostro viso e la vita non è più quella di qualche mese fa. Siamo anche impegnati a far riconoscere, istituzionalmente, l’operato dell’Ambasciatore in Ucraina il dottor Pier Francesco Zazo il quale, coraggiosamente, giorni fa, ha salvato la vita di centocinque nostri connazionali, compresi venti bambini, sei di questi appena nati. “Chi salva una vita salva il mondo intero” è scritto nel Talmud di Babilonia. Pur non conoscendo personalmente l’Ambasciatore, siamo rimasti veramente ammirati dal suo singolare comportamento verso poveri ed indifesi e ci siamo attivati per dare onore ed omaggio ad un “Giusto” nel cuore e nei propositi. Il suo operato ci fa tornare alla mente quello del compianto Giusto tra le Nazioni Giorgio Perlasca il quale salvò, dalla deportazione, più di cinquemila ebrei ungheresi durante la seconda guerra mondiale. La storia, nelle sue infinite sfaccettature, si ripete. Ci auguriamo di poter conoscere presto l’Ambasciatore Zazo, speriamo che possa sapere quello che stiamo facendo e possa essere orgoglioso di noi come noi lo siamo di lui.                                             Concludendo questa nostra lettera vogliamo farle sapere che noi ricercatori e professori salentini, ma nello stesso tempo amici, chiediamo alle massime autorità che sono la causa di questo insensato conflitto in Ucraina, di porre fine a tutto questo odio e a questa violenza, senza condizione.


Cutrofiano, San Cassiano, Nardò, 28/03/2022"

                                                                                                        In Fede

Dottor   Donato   Maglio

                                                                                      Professor Raffaele Danese

                                                                                     Dottor Lorenzo Ingusci 

                                                                                     Dott.ssa Katia Re 

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