Lettera al Memoriale di Yad Vashem
In occasione dell'attentato al Memoriale della Shoah a causa
di un raid missilistico russo, alcuni ricercatori pugliesi ha scritto una
lettera al Memoriale di Yad Vashem: World Holocaust Center, Jerusalem per
dimostrare la loro vicinanza al popolo ebraico e ai danni riportati da questo
monumento storico importante, che lega la storia del popolo ebraico a quello
ucraino.
"Egregio Memoriale Yad
Vashem
Siamo
Donato Maglio e Lorenzo Ingusci, siamo ricercatori e storici dell’Olocausto e
della Shoah. Siamo italiani e viviamo in Puglia. Con questa breve lettera,
carica di affetto sincero e di vicinanza, vi esprimiamo la nostra immensa
solidarietà per quello che è avvenuto, in questi giorni di violenza ed odio,
presso Babij Yar dove, a causa di un raid missilistico russo, è stato distrutto
il Memoriale della Shoah dedicato al ricordo delle cento mila persone
massacrate dai nazisti dal 1941 al 1945. Con il bombardamento di questi ultimi
giorni in qui sono morte cinque persone innocenti, si è ripetuto l’orrore, lo
ha ribadito il premier ucraino Volodymyr Zelensky con delle parole forti e
chiare al mondo: <<Che senso ha dire “mai
più” per ottant’anni, se il mondo tace quando una bomba cade sullo stesso
sito di Baby Jar?... Storia che si ripete>>. Infatti, la Seconda Guerra Mondiale
non si è conclusa, continua in questi giorni con la guerra, con l’odio verso
chi si ritiene inferiore e diverso, continua ogni qual volta si allontana Dio
Padre dal cuore non permettendogli di entrare nonostante i continui appelli
della sua Misericordia. La seconda guerra mondiale è quella piaga, purtroppo
indelebile, che si ripete ogni giorno quando gli uomini dicono che è una cosa
vecchia e superata, che è meglio pensare ad altro, è meglio guardare verso un
futuro di divertimenti e di totale spensieratezza. Perché questa
lettera? Facendo nostre le parole del Giusto tra le nazioni Giorgio Perlasca
che ha ricordato a tutti noi di opporci se si fossero ripetute violenze fisiche
e morali come quelle che hanno devastato il mondo ottant’anni fa, noi
contrastiamo il male con lo strumento della Memoria e del Ricordo, affinché si
pongano solide barriere all’odio e alla violenza. Concludendo, auguriamo con
tutto il cuore che il conflitto in atto in questi giorni possa terminare presto,
senza altro spargimento di sangue, e il lume della ragione possa prevalere
sull’egoismo a tutti i costi e sull’interesse di parte i quali sono la causa
della guerra che si sta combattendo, anche in luoghi come il nostro nel quale
regna la pace, ma solo una pace apparente."
Shalom
Cutrofiano,
02/03/2022 In
Fede
Donato
Maglio
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